Goffredo I di Verdun

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Goffredo I
Conte di Hainaut[1]
In carica974 –
998
PredecessoreReginardo IV
SuccessoreReginardo IV
Conte di Verdun
In carica960 –
998
PredecessoreOttone
SuccessoreFederico
Nome completoGoffredo di Verdun
Altri titoliConte di Bidgau e Methingau
NascitaX secolo
Morte3 settembre 998/1002
Luogo di sepolturaMonastero di San Pietro di Gand
DinastiaCasato delle Ardenne
PadreGozlin
MadreUda
ConsorteMatilde di Sassonia
FigliAdalberone II di Verdun
Federico
Ermanno
Goffredo
Gozzelone
Adele
Ermengarda
Ermetrude

Goffredo I, detto il Prigioniero (le Captif), a volte il Vecchio (le Vieux) (X secolo3 settembre 998/1002), fu conte di Bidgau e Methingau dal 959, conte di Verdun dal 960 circa, oltreché conte di Hainaut (ridotto alla contea di Mons) dal 974 fino alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Come ci viene confermato dal documento nº 212 del Mittelrheinisches Urkundenbuch, I, Goffredo era figlio del conte di Bidgau e Methingau, Gozlin, e di Uda[2], figlia del conte Gerardo, nipote di Adalardo il Siniscalco, e della moglie (di cui era il secondo marito[3]), Oda di Sassonia.
Gozlin o Goslino di Bidgau era figlio del conte di Bidgau (pagus Bedensis), Vigerico e di Cunegonda, nipote del re dei Franchi Occidentali, Luigi II, detto il Balbo, come ci conferma il documento nº 179 del Mittelrheinisches Urkundenbuch, I[4].
Goffredo inoltre aveva anche queste parentele:

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del padre, Goffredo divenne conte di Bidgau come ci conferma il documento nº 205 del Mittelrheinisches Urkundenbuch, I, datato 1à novembre 959[5]. Secondo un documento del Cartulaire de l'abbaye Saint-Vanne de Verdun, nel 960 Goffredo viene citato come conte di Verdun[6]. Il documento nº 41 delle Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, datato 11 aprile 969, inerente ad una donazione venne controfirmato da Goffredo (Godefridi comitis)[7].

Secondo le Gesta Episcoporum Cameracensium, nel 973, Goffredo, assieme ad Arnolfo succedettero come conti di Hainaut rispettivamente a Rinaldo, che governava la contea di Mons e ad Guarnieri[8], che governava la contea di Valenciennes, perché, in quello stesso anno, secondo la Sigeberti Chronica Rinaldo assieme al fratello, Guarnieri, furono uccisi da Reginardo e Lamberto[9], i figli di un precedente conte di Hainaut, Reginardo III[9]; Reginardo si impadronì delle contee[10] e solo nel 974, Goffredo si impose nella contea di Mons; infatti in quell'anno Goffredo e la moglie, nel documento nº 86 del Cartulaire de la ville de Gand, Chartes et documents T. I, Liber traditionum sancti Petri Blandiniensis, datato 21 gennaio 974, ringraziano per essere entrati in possesso della contea[11].

Il documento nº 51 delle Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, datato 21 gennaio 979, ci documenta una donazione fatta da Goffredo, assieme alla moglie, Matilde[12].

Quando, nel 979, ancora secondo le Gesta Episcoporum Cameracensium, approfittando che il re di Germania e imperatore, Ottone II di Sassonia era impegnato a combattere gli Slavi e si trovava a Polida (Polidam), in Polonia[13], il re dei Franchi occidentali, Lotario IV, attaccò la Lotaringia[14], Goffredo con l'altro conte di Hainaut, Arnolfo, che governava la contea di Valenciennes, si opposero a Lotario IV[15].

Secondo la lettera nº 1 delle Epistolæ Bambergenses, Bibliotheca rerum germanicarum V, nel 980, Goffredo, sempre con Arnolfo, seguì l'imperatore, Ottone II, nella spedizione in Italia[16].

Nel 983, dopo la morte di Ottone II, prese posizione contro il cugino di Ottone II, Enrico il Litigioso, che avrebbe voluto usurpare il trono destinato ad Ottone III[17]. Secondo il Richeri Historiarum III, nel 985, Lotario IV attaccò la Lotaringia e si impadronì della città di Verdun[18], e Goffredo, che l'aveva difesa valorosamente, venne fatto prigioniero[17].

Goffredo, assieme al conte Arnolfo, viene citato dal re di Germania e imperatore, Ottone III di Sassonia nel documento nº 44 datato 20 maggio 988 degli Ottonis III diplomata (Godefridi et Arnulfi comitem)[19]. Secondo il Richeri Historiarum IV, nel 995, Goffredo, con due dei suoi figli (Godefridus comes cum duobus filiis suis) prese parte all'incontro dei vescovi Lorenesi con il legato papale, avvenuto a Mouzon[20].

Goffredo viene citato ancora dall'imperatore, Ottone III nel documento nº 238 datato 6 aprile 997 degli Ottonis III diplomata[21]. Infine secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Reginardo gli strappò la contea di Mons, divenendo così Reginardo IV di Mons[22].

Dopo questo avvenimento, di Goffredo non si hanno più notizie; Le nécrologe de la cathédrale de Verdun (non consultato) riporta la morte di Goffredo il 3 settembre, senza riportare l'anno[6]; si presume che sia morto tra il 998 ed il 1002; fu tumulato nel monastero di San Pietro di Gand.

Col documento nº 492 dei Heinrici II Diplomata, l'imperatore, Enrico II, conferma una donazione fatta dal figlio, Federico, anche per le anime dei propri genitori, Goffredo e Matilde[23].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 963, aveva sposato Matilde di Sassonia, che, secondo l'Annalista Saxo, era figlia di Ermanno, duca di Sassonia, della famiglia Billunghi[24], e di Ildegarda di Westerburg[25]; Matilde era vedova di Baldovino III, conte di Fiandra e d'Artois; il matrimonio, ricordando che Matilde era vedova di Baldovino, viene riportato da diverse fonti, tra cui il Sigeberti Auctarium Affligemense[26] e due volte dall'Annalista Saxo[24][27] ed anche dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, dove Goffredo è citato come Goffredo delle Ardenne[28].
Goffredo I da Matilde ebbe otto[29] (oppure undici[6]) figli:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pur mantenendo il titolo di conte di Hainaut, ne governava solo una parte, la contea di Mons.
  2. ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch, vol. I, doc. 212, pag. 272 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Reginonis Chronacon, pag. 609 Archiviato il 28 aprile 2016 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch, vol. I, doc. 179, pag. 241 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Mittelrheinisches Urkundenbuch, vol. I, doc. 205, pagg. 265 e 266 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Lotharingia (upper) nobility - GODEFROI
  7. ^ (LA) Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, documento 41, Pag 43
  8. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VII: Gesta Episcoporum Cameracensium, par. 95, pagg. 439 e 440 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  9. ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VI: Sigeberti Chronica, anno 973, pag. 351 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  10. ^ Austin Lane Poole, Ottone II e Ottone III, pag. 115
  11. ^ (LA) Cartulaire de la ville de Gand, Chartes et documents T. I, Liber traditionum sancti Petri Blandiniensis, doc. 86, pag 85
  12. ^ (LA) Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, documento 51, Pagg 48 e 49
  13. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VII: Gesta Episcoporum Cameracensium, par. 102, pagg. 443 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  14. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VII: Gesta Episcoporum Cameracensium, par. 101, pag. 443 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  15. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VII: Gesta Episcoporum Cameracensium, par. 103, pagg. 443 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  16. ^ (LA) Bibliotheca rerum germanicarum V': Epistolæ Bambergenses, lettera 1, pag. 472 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  17. ^ a b Austin Lane Poole, Ottone II e Ottone III, pag. 118
  18. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus III: Richeri Historiarum III, par. 108, pag. 630 Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive.
  19. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Diplomata regum et imperatorumi Germaniae, tomus II, Ottonis II et III. diplomata: Ottonis III diplomata 44, pagg. 444 e 445 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  20. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus III: Richeri Historiarum IV, par. 99, pag. 654 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  21. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Diplomata regum et imperatorumi Germaniae, tomus II, Ottonis II et III. diplomata: Ottonis III diplomata 238, pagg. 655 - 656 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  22. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XXIII: Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 998, pag. 777 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  23. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Diplomatum Regum et Imperatorum Germaniae, tomus III, Heinrici II et Arduini Diplomata, doc. 492, pag 627 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  24. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI, Annalista Saxo, anno 1002, pag. 648, riga 21
  25. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della Sassonia-MECHTILD of Saxony
  26. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI, Sigeberti Auctarium Affligemense, anno 1005, pag. 399, riga 23
  27. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VI, Annalista Saxo, anno 1002, pag. 681, riga 32
  28. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontiums, anno 1005, pag. 778 Archiviato il 10 settembre 2018 in Internet Archive.
  29. ^ (EN) #ES Genealogy: luxemburg-Godfrey "the Old" "the Prisoner"
  30. ^ a b c d e f (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IV, Gesta Episcoporum Virdunensium, par. 9, pag. 48 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  31. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XI, Vita Meinwerci Episcopi Paderbornensis 168,, pag. 144 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  32. ^ Georges Duby, Lo specchio del feudalesimo. Sacerdoti, guerrieri e lavoratori, traduzione di Carlo Santaniello, Laterza, 1980, p. 18.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Austin Lane Poole, Ottone II e Ottone III, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 112–125

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Hainaut
solo la contea di Mons
Successore
Reginardo IV 974-998 Reginardo IV
Predecessore Conte di Verdun Successore
Ottone 960-998 Federico
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