Giuditta di Baviera

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima Giuditta di Baviera, madre di Federico I Barbarossa, vedi Giuditta di Baviera, duchessa di Svevia.
Giuditta di Baviera
Giuditta di Baviera in una miniatura del 1510
Imperatrice consorte dei Romani
In caricafebbraio 819 –
20 giugno 840
PredecessoreErmengarda di Hesbaye
SuccessoreErmengarda di Tours
Altri titoliRegina consorte dei Franchi
Regina consorte d'Italia
Nascita800[1]/805[2]
MorteTours, 19 aprile 843
Luogo di sepolturaBasilica di San Martino a Tours
DinastiaVecchi Welfen (ramo borgognone)
PadreGuelfo I di Baviera
MadreEdvige di Baviera
Consorte diLudovico il Pio
FigliGisella
Carlo
ReligioneCristianesimo

Giuditta di Baviera o Giuditta dei Guelfi (800[1]/805[2]Tours, 19 aprile 843) fu, come seconda moglie di Ludovico il Pio, Imperatrice del Sacro Romano Impero e Regina dei Franchi dall'819 all'840.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia di Guelfo I di Baviera (?-824/5), conte di Altdorf ed altre contee in Baviera e di Edvige di Sassonia[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Thegano di Treviri, il monaco franco della prima metà del IX secolo, nel febbraio dell'819, Giuditta, definita molto bella, figlia del duca, Guelfo, esponente di una nobilissima famiglia di Bavari e di Edvige, di nobilissima stirpe sassone, sposò Ludovico il Pio ad Aquisgrana[3], divenendo imperatrice d'Occidente e regina dei Franchi. Il matrimonio è ricordato anche nella Vita Hludowici Imperatoris[4], dove il padre è citato come il nobilissimo conte Guelfo[5], e negli Annales Xantenses[6].

Lottò con tutte le sue forze affinché il figlio Carlo avesse una parte dell'eredità paterna. Ciò la portò ad inimicarsi con i tre figli di primo letto (Ermengarda) di Ludovico, Lotario, Pipino e Ludovico.

Nell'827 sua sorella Emma di Baviera (ca. 815-876) sposò Ludovico il Germanico, re di Baviera, figliastro di Giuditta.

Nell'agosto dell'829 il conte di Tolosa, Bernardo di Settimania, insignito del titolo di ciambellano, fu chiamato a corte a sostituire il nuovo re d'Italia, Lotario I, nella custodia del figlio di Giuditta, il figlio minore di Ludovico il Pio, Carlo[7].
Secondo il cronista Thegano, i numerosi nemici (Wala e tutti i collaboratori del co-imperatore Lotario in testa) non tardarono a mettere in giro la falsa voce che Bernardo fosse divenuto l'amante dell'imperatrice, Giuditta[8].

Nell'830, secondo la Vita Hludowici Imperatoris[4], il re di Aquitania, Pipino I (797-838), figlio di Ludovico il Pio, per vendicare lo sgarbo fatto al padre si apprestò a marciare contro l'imperatore per punire la matrigna ed uccidere Bernardo[9], mentre, secondo gli Annales Bertiniani, l'imperatore con Bernardo, lasciata Aquisgrana, stavano avanzando verso la Bretagna,[10] per riunirsi a Parigi, con il resto dell'esercito[11], per una spedizione contro i Bretoni riottosi a riconoscere l'autorità dell'imperatore. Pipino I di Aquitania si ribellò al padre e con il fratello Lotario I, proveniente dall'Italia, si avviarono verso Parigi per scalzare Ludovico il Pio ed uccidere Bernardo[11]. Bernardo sentendosi seriamente minacciato, si trovò costretto a fuggire e ritornare nei suoi domini, a Barcellona[11] ed in Settimania[12], mentre Giuditta, sempre in quell'anno, dopo che i figliastri avevano avuto il sopravvento, fu imprigionata nel convento Santa Croce[8] di Poitiers[1], con l'accusa di adulterio con Bernardo di Settimania ed i suoi fratelli, Corrado e Rodolfo, furono tonsurati e chiusi in un monastero[8], in quanto, con Bernardo di Settimania ciambellano, avevano fatto rapida carriera a corte.

Nell'831, dopo che suo marito l'imperatore, a febbraio, aveva trionfato nella dieta di Aquisgrana, Giuditta riacquistò la libertà[1], rientrando a corte.

Nell'833 i tre figliastri di Giuditta, Lotario I e i fratelli Pipino I e Ludovico II il Germanico, con l'assistenza dell'arcivescovo di Reims, Ebbo, deposero il padre e proclamarono imperatore Lotario, dividendosi il regno in tre parti; Giuditta fu esiliata a Tortona[13], regno d'Italia di cui era re il figliastro Lotario I.
Subito però si manifestarono dissapori tra i fratelli e Pipino e Ludovico il Germanico si riaccostarono al padre, il deposto imperatore, Ludovico, e il primo di marzo dell'834 Ludovico il Pio fu reintegrato sul trono imperiale e Giuditta, nel mese di aprile, poté rientrare a corte, con il figlio Carlo, dopo l'esilio[14].

Nell'840, alla morte del marito, il figlio Carlo ricevette il titolo di re dei Franchi occidentali e re d'Aquitania.

Giuditta, dopo essersi ritirata nella città di Tours, morì nell'843[15].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giuditta diede due (forse tre) figli a Ludovico il Pio:

  • Gisella (820-876), sposò nell'836 il marchese del Friuli, Eberardo (?-866).
  • Carlo II (detto il Calvo) (823-877), futuro re dei Franchi, re d'Italia ed imperatore.
  • Una eventuale figlia di cui si hanno frammentarie notizie; il fratello, Carlo concordò il suo matrimonio con un esponente della famiglia Udalrichinger.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
 
 
 
Ruthard  
 
 
 
Guelfo I di Baviera  
 
 
 
 
 
 
 
Giuditta di Baviera  
Guerino di Turgovia  
 
 
Isanbard  
Adelinde Ildeprando di Spoleto  
 
Segarde di Spoleto  
Edvige di Baviera  
 
 
 
Thiedrada  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) #ES Genealogy: casato dei Guelfi - Judith
  2. ^ a b (EN) Foundation for Medieval Genealogy :SWABIA - Judith
  3. ^ a b (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus II, Thegani Vita Hludovici Imperatoris, Pag 596, par. 26 Archiviato il 26 marzo 2014 in Internet Archive.
  4. ^ a b La Vita Hludowici Imperatoris sono due biografie, dalla nascita all'840, dell'imperatore Ludovico il Pio, scritte, in latino, da due monaci, uno anonimo, conosciuto come "l'Astronomo", mentre del secondo si conosce il nome: Thegano.
  5. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus II, Vita Hludovici Imperatoris, Pag 624, par. 32 Archiviato il 26 marzo 2014 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus II, Annales Xantenses, Pag 224, anno 819 Archiviato il 29 marzo 2014 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Fuldensis Annales, Pag 360 Archiviato il 28 aprile 2016 in Internet Archive.
  8. ^ a b c (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus II, Thegani Vita Hludovici Imperatoris, Pag 597, par. 36 Archiviato il 12 ottobre 2017 in Internet Archive.
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 633, par 44 Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
  10. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 1
  11. ^ a b c (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 2
  12. ^ (LA) Nithardus, Historiae, liber I: par. 3
  13. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 636, par 48 Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive.
  14. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 638, par. 52 Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
  15. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus II, Annales Xantenses, Pag 227, anno 843 Archiviato il 3 settembre 2014 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • René Poupardin, Ludovico il Pio, in Storia del mondo medievale, vol. II, 1979, pp. 558–582
  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in Storia del mondo medievale, vol. II, 1979, pp. 583–635

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore:
Ermengarda di Hesbaye
Sacre Romane Imperatrici
819-840
Successore:
Ermengarda di Tours
anche regina di Lotaringia
Regina dei Franchi
819-840
Successore:
Emma di Altdorf nel Regno dei Franchi orientali e
Ermentrude d'Orléans nel Regno dei Franchi Occidentali
Controllo di autoritàVIAF (EN59521729 · ISNI (EN0000 0000 7821 7147 · CERL cnp00364692 · LCCN (ENnb2006004192 · GND (DE104292210 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2006004192